La Ri Creazione

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Si indaga il sentimento di insicurezza e di precarietà che attanaglia le nuove generazioni: bisogni, inquietudini, assenza di ideali, assoluta sfiducia nel futuro; e come questo disagio possa trasformarsi in una possibile protesta, silenziosa, violenta, minacciosamente catastrofica.
E’ la ri-creazione, l’ora di libertà, di un gruppo di ragazzi simbolo di una generazione, che in assenza di un leader, di un Maestro, affronta il gioco disperato della vita sino all’ultimo istante.

Tutto accade all’interno di un recinto, metafora dell’esistenza.

La vita è restrizione, e in essa il “branco” cerca di riempire il tempo, il vuoto, vivendo situazioni quotidiane, in cui stenta a riconoscersi e a cui si ribella.
Una generazione che ha paura di riflettere, fra cui si aggira un ospite inquietante, che penetra i sentimenti, confonde i pensieri, cancella prospettive e orizzonti, fiacca e intristisce le passioni rendendole esangui: il nichilismo. Il futuro non è più percepito come promessa, bensì come minaccia, minato da un sentimento che attacca la motivazione, le iniziative, scioglie le speranze e sgrana la visione ottimistica di un mondo in divenire permeato di senso.

La corsa alla ricerca di un significato porta a risvolti impensabili, in una spirale di ritorsioni personali secondo le regole del branco, per cui nessuno si può tirare indietro fino a quando non si è raggiunto l’obiettivo di trovare un senso all’esistenza. Un filone di pensiero pericoloso e affascinante: la semplice volontà di dimostrare qualcosa si trasforma in un gioco senza limiti, impregnato di paure, sogni, violenza, cattiveria e amore.

Un viaggio guidato dalla logica estremizzata e priva di moderazione della giovane età, in cui tutto è estremamente importante e niente è eccessivo quando si vuole dimostrare qualcosa, specie se quel qualcosa permette di continuare serenamente la propria vita, senza il costante tarlo del dubbio che tutto sia una futile perdita di tempo… Sfidando lo spettatore adulto a ritrovare in sé l’innocente crudeltà della gioventù, fatta di assenza di compromessi, coraggio provocatorio e commovente brutalità.

Credits

Ideazione e drammaturgia: Natascia Curci e Antonio Spitaleri
Regia: Natascia Curci, Antonio Spitaleri, Aldo Cassano
Con: Claudia Bucur, Lorenzo Cavalli, Giole Cerati, Alessandra D’Innocenzo, Rossella Onofrio, Mara Munik, Antonio Petracca, Caterina Rossi, Sabrina Simone
Elaborazioni audio: Antonio Spitaleri
Costumi: Lucia Lapolla
Luci e realizzazione scene: Petra Trombini
Collaborazioni: Francesco Annarumma, Giulia Del Fabbro, Claudia Bucur

Produzione Animanera
con il contributo di: Regione Lombardia – Progetto Next
con il sostegno di: CRT Centro di ricerca per il Teatro, Pim OFF e Comune di Milano

 

PROSSIMA DATA: 25/06/2016 ore 21 Auditorium – Bergamo

Press

klpteatro.it - Mario Bianchi Animanera, in “Assoluto presente”, ritorna ancora all'adolescenza proponendo, in una sorta di coreografia di corpi e parole, tutta l' insicurezza e la precarietà che attanaglia le ultime generazioni. Cinque ragazzi narrano le proprie speranze e le paure, e il risultato è l'analisi di un futuro senza barlumi di speranza… e l'angoscia che i ragazzi trasmettono è senz'altro palpabile.