Tutta la gallery

“Vorrei donarti il mio corpo,
un corpo che non è più uomo né donna ma ha parti di uno e dell’altra.
Vorrei sentire quello che riesco solo a immaginare.”

 


La vita sessuale e affettiva delle persone con disabilità o forti diversità è un tema messo sotto silenzio, su cui si addensano imbarazzo e pregiudizi. Ancora oggi sono spesso negate le legittime aspirazioni alla felicità di quasi due milioni di cittadini e cittadine italiani diversamente abili, che non possono vivere la propria sessualità in pienezza e responsabilità. AMORI DIVERSI affronta e porta in scena realtà diverse, persone che hanno deciso di condividere la loro esperienza di diversità: Giorgio Cossu (tetraparesi spastica), Barbara Apuzzo (artrogriposi), Antonia Monopoli (disforia di genere), Yudel Collazo (pelle nera). Gli spettatori intorno a morbidi letti, a stretto contatto con i protagonisti, per un vero e proprio “rapporto intimo”. Il letto si trasforma in palcoscenico, in un rapporto strettissimo, dove lo spazio fra pubblico e attore si stringe al massimo possibile. Attore e spettatore si mettono in gioco: ognuno non sa come l’altro si comporterà, deve fidarsi dell’altro, in quel sottilissimo confine tra realtà e finzione. Uno spettacolo in cui la diversità può essere giocata fino in fondo, dove è concesso guardare al disagio in modo differente, riconoscendo risorse, possibilità e abilità spesso celate. Un mondo dove la diversità diventa un valore, non da omologare, ma da ascoltare, affinché ognuno possa esprimersi pienamente con il proprio linguaggio di identità e relazione.

“Hai paura di farmi male? Non mi fai male, tranquilla. Non sono così fragile, almeno non sono più fragile di quanto lo sia tu…”

Credits

Drammaturgia: Rossella Canevari, Aldo Cassano
Regia: Aldo Cassano
Con: Barbara Apuzzo, Yudel Collazo, Giorgio Cossu, Antonia Monopoli
Assistente regia: Natascia Curci
Suoni: Antonio Spitaleri
Scenografia e costumi: Lucia Lapolla
Luci: Giuseppe Sordi

Produzione: Animanera

Ringraziamenti: Festival Dreamtime
Foto e video: Daniele Filippone, Franco Covi

Press

klpteatro.it - Mario Bianchi In “Amori diversi”, che prosegue il progetto “Try Creampie, Vuoi venire a letto con me” di Animanera, sono tre gli spettatori scelti e questa volta l'amplesso teatrale avviene in un vero letto tra attore e spettatore, non attraverso monologhi d'autore ma con la corporeità di tre esistenze davvero particolari: Giorgio Cossu (affetto da tetraparesi spastica), Barbara Apuzzo (artrogriposi), David Quaiotti (disfasia di genere). Così la scelta di vivere con i disabili un’esperienza di teatro intrigante dà alla performance un valore del tutto particolare.

teatroecritica.net - Enrico Piergiacomi L’intreccio spontaneo di actor e spectator in atto creativo vigilato … se la relazione risulta infelice quando lo spettatore ha troppa libertà e quando ne ha troppa poca, essendo guidato quasi completamente dagli attori o autorizzato a intervenire sono negli intermezzi dello spettacolo, allora la relazione di tipo felice si determina se si punta a creare un equilibrio tra questi due poli. Essa potrebbe consistere in una relazione in cui la distinzione di ruoli (actor / spectator) è marcata quanto basta per impedire alla radice il sorgere di imprevisti o abusi di competenze e allo stesso tempo talmente sottile da permettere delle impercettibili sovrapposizioni delle loro attività, trovandosi così a collaborare alla creazione di senso senza alcuna costrizione esterna. Nascerebbero in tal modo degli spettacoli in cui diventa impossibile appurare dove comincia l’azione dello spettatore e dove finisce quello dell’attore, perché entrambi costituirebbero le due facce di un unico e medesimo processo compositivo. Una tale convergenza potrebbe avvenire sul piano emotivo o sul piano intellettuale. Nel primo caso, avremo lo spettacolo Amori Diversi di Animanera. In questo caso l’azione prevede che uno spettatore entri in un boduoir e si corichi nel letto con un attore o un’attrice disabile, la quale con un monologo ipnotico convince l’altro a entrare a poco a poco in un rapporto di intimità e di fiducia. In questo caso, la convergenza è ottenuta perché il corpo dello spectator è in azione intrecciata con quella dell’actor, che conserva il suo ruolo di preminenza in quanto mantiene la funzione di guida con il suo monologo programmato.

corriere.it - Maurizio Porro (…) un’esperienza teatrale molto fuori dal comune (…) questo show «embedded» è molto interessante per quanto riguarda il contatto tra spettatore e attore, caduta ormai per sempre la quarta parete del teatro. Ma mentre finora si era fatto il teatro in platea, in salotto, in carcere, in cunicoli di ogni ordine e tipo, questo in camera da letto è certo più nuovo e pruriginoso.

iltamburodikattrin.com - Margherita Gallo Di intimità si nutre Amori Diversi, performance di Animanera a fruizione singola che indaga la sessualità in persone diversamente abili. In un letto, circondati di luce rossa si ascolta la storia, la confessione, la speranza di uno dei tre interpreti: Barbara Apuzzo, Giorgio Cossu, David Quaiotti. Non solo attraverso l’udito, ma essendo coinvolti con il proprio corpo, con gli occhi che indugiano in una visione ravvicinata e le mani che accarezzano il viso di chi sta raccontando la propria storia.