Se noi fossimo solo “singoli individui”, progettati per realizzare noi stessi, forse faremmo a meno della famiglia. Ma siccome siamo soprattutto “funzionari della specie”, strumenti con cui la specie garantisce la sua perpetuazione, ecco che diamo vita alla famiglia caratterizzata dalla generazione e dalla cura della prole.
Oedipus Family – paradigma dell’infelicità umana – è un viaggio itinerante attraverso i meandri dei legami famigliari, immersi nel fascino esplosivo di relazioni consanguinee tortuose, vissute come inalterabili responsabilità morali e modelli tragici per interpretare la condizione dell’uomo. Il percorso si snoda attraverso stanze simboliche: soggiorno, cameretta dei bimbi, cucina, camera da letto, bagno, sala da pranzo, dove sangue e vincoli diventano ambivalenti, contraddittori, estremi, si invertono, si alimentano e si confondono. Uomo e donna, padre e madre, figlio e figlia: ogni spettatore diventa testimone/complice moltiplicando la stretta di cordoni ombelicali putrescenti.
Edipo figlio fratello padre parricida incestuoso.
La famiglia edipica distrugge la famiglia come strumento socialmente e religiosamente conveniente, generando caos tra i legami di sangue.
Da qui deriva la contraddizione su cui il nostro pensiero s’è arrovellato: cade inesorabilmente il sillogismo che fa derivare la società dall’amore, e diventa non più plausibile pensare la famiglia come “società naturale” ma piuttosto come “società strumentale” utile solo a tenere in piedi un sistema che ha come fini la non-fine e il progresso perenne.
è proprio l’amore tra i sentimenti che maggiormente latitano tra le quattro mura domestiche.
La famiglia, quindi, più che al bisogno di amore degli individui, risponde alle esigenze della specie e agli interessi della società, le cui regole di convivenza sono tanto più garantite quanto più le libertà individuali sono limitate, non per coercizione, ma per volontà dei singoli individui.
Rappresentazioni
Festival DANAE, Festa del Teatro PIM OFF
Credits
Ideazione, Regia e Drammaturgia: Aldo Cassano
Assistente regia: Antonio Spitaleri
Con: Sophie Pike, Natascia Curci, Julia Reali, Lucia Lapolla, William Lecis, Claudio Raimondo, Alessandro Bertola, Paola Pelizzari, Lorenza Pambianco, Rita Bertelle, Barbara D’Incecco
Scene: Aldo Cassano, Monia Giannobile
Luci: Monia Giannobile
Costumi: Lucia Lapolla
Elaborazioni musicali: Luigi Galmozzi
Video: Marco Quondamatteo, Maivideo
Audio: Antonio Spitaleri, Claudia Cimarelli
Collaborazioni: Francesca Cerminara, Silvia Baldini, Mar de Flors